Non pensate di essere i soli.
I provvedimenti dei governi, in ogni angolo del Pianeta che abitiamo, inevitabilmente iniziano a creare qualche problema. L’ansia è uno di questi. La costrizione la genera, ci fa sentire prigionieri. La realtà è che di fatto lo siamo: le forze di polizia sorvegliano le strade e non ci possiamo muovere, se non per “comprovate necessità”. Tutto giusto, certo: si contano ormai decine di migliaia di morti.
Ma quando torneremo a poter vivere come facevamo prima? Ce lo chiediamo tutti. Sembra uno strano mondo quello che vediamo ora, quando usciamo di casa. Iniziamo a chiederci se le libertà individuali sopravviveranno, se ci saranno dei cambiamenti in peggio, se le restrizioni saranno transitorie o diventeranno parte di una nuova realtà (e facciamo sicuramente bene a tenere gli occhi aperti).
Tutto questo mutamento, improvviso e profondo, non ci fa star bene. Siamo spaventati, siamo arrabbiati, siamo preoccupati.
L’ansia è una risposta normale, fisiologica, si direbbe. Che cosa proviamo davvero? Che cosa vogliamo davvero? “Tornare a fare ciò che facevo prima”, gridiamo tutti all’unisono. Ma quando mai abbiamo avuto la certezza di potere impedire alle cose che non ci piacciono di accadere? Mai, nemmeno per un istante. Sembra assurdo, ma questo momento può tornarci utile.
Tutti i momenti che ci “sorprendono” negativamente, come il perdere una persona cara o il ricevere una diagnosi infausta, provocano in noi una sorta di “se solo lo avessi saputo prima”.
Ciò che stiamo vivendo, va attentamente considerato: si tratta di un evento inaspettato, indesiderato che ha profondamente mutato il nostro modo di vivere. Lo avremmo mai potuto desiderare?
Eppure, è accaduto. Comunque. Pensiamo: quanto della nostra esistenza possiamo davvero controllare?
La realtà è questa. Realtà è ciò che muta significa conoscere il fatto di essere schiuma sulle onde dell’Universo.
Ma non significa di certo accettare tutto ciò che ci capita: agiamo per modificare i comportamenti che hanno causato i problemi della Terra, agiamo per contrastare e regolare le azioni politiche che non troviamo corrette.
La vita: questione di coraggio.
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