In questa delicata fase delle nostre vite (ammesso che sia solo tale e che non diventi la nuova norma) assistiamo a quello che sembra un utilizzo strumentale delle parole. Certo, quando mai l’utilizzo dei termini non è “strumentale”? Il linguaggio d’altra parte è un mezzo per comunicare. A volte però diviene più spiccatamente un modo per “far fare” qualcosa ad un altro, precisamente al nostro interlocutore.
Se una persona si ammala, spesso si dice che sta “combattendo” la malattia, che si comporta “come un guerriero”. Adesso è la società ad essere malata e notiamo che i termini impiegati sono i medesimi. “Tutti uniti ce la faremo”, “dobbiamo combattere stando a casa”, “dimostriamo di essere un grande paese”. Si va dal semplice rassicurare circa un futuro roseo allo spiccato tentare di suscitare uno spirito militaresco.
Perché è necessario ricorrere alle bandiere nazionali di fronte a quella che è, di fatto, una patologia? La cosa non è chiara, ma presenta delle sfumature meritevoli di attenzione. Sentirsi “francesi”, “tedeschi” od “americani”… quale diversi sensi ed utilità può avere in questo caso? Da un lato, certamente, il promuovere l’idea che esista un “gruppo”, una “unità”, questione che si è anche tentato di esaltare promuovendo i discussi “canti dal balcone”.
Dall’altro però, il richiamo ai “valori patri”, potrebbe essere in questa fase utilizzato per alzare la posta in gioco: se si è chiamati al sacrificio (pur piccolo) per lo stato, una mancata adesione evoca pur sempre l’idea di un “peccato” capitale, in grado di tradursi direttamente in severe penitenze.
Si è detto di utilizzare questo momento per sviluppare una maggiore attenzione ai nostri desideri, a ciò che ci manca. Si è detto di immaginare quali siano davvero i nostri bisogni, di arrivare al nocciolo degli stessi. Proviamo adesso a fare attenzione ai termini che vengono utilizzati: cerchiamo di capire come il linguaggio può essere trasformato, da mezzo per comunicare, a strumento per ottenere.
Con il linguaggio abbiamo a che fare continuamente: impieghiamo qualche istante per riflettere e, se lo desiderate, comunicateci le vostre impressioni.
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Le parole possono essere armi micidiali rivolte verso altri
Alcune volte se ben usate possono donare