Daniele Rostellato, Psicologo - Filosofia Clinica

Verso una psicologia consapevole e per tutti

“La società odierna presenta un inquietante aumento dei disturbi psicologici: prima fra tutti in questo senso, con una diffusione che interessa ogni paese del mondo, si situa la depressione la quale rappresenta un costo enorme dal punto di vista socioeconomico. E’ ormai chiaro come investimenti effettuati in questa direzione potrebbero tramutarsi direttamente in un più che significativo risparmio di risorse e, probabilmente, in un aumento dei profitti.” Quanto appena espresso è un ragionamento esposto in una forma piuttosto comune sia (…)

Asperger: armi spuntate per il conflitto dell’assurdo

“La classe è grande, si fa più grande di momento in momento. Sono così piccolo, mi guardo l’unghia del mignolo, è davvero troppo, troppo piccola. Adesso penso solo a questo. La cartella verde di una delle mie compagne è davvero verde e mi rapisce gli occhi e quindi, subito dopo, mi fa sentire a disagio, inadeguato, è come se quel verde rivelasse a tutti che non valgo niente.” “Sono in mezzo agli altri, faccio fatica a guardarli tutti perché sono (…)

Anteprima gratuita di “Realtà è ciò che muta”

Da oggi è possibile scaricare un’anteprima gratuita (introduzione e primo capitolo) di Realtà è ciò che muta: se poi riterrete il testo di vostro gradimento e soprattutto penserete che potrà esservi utile, l’edizione cartacea è acquistabile visitando questa pagina. Per ottenere l’anteprima del libro (un file PDF che potrete leggere anche da smartphone), cliccate qui. Buona lettura! Photo by Kate Hliznitsova on Unsplash

Tu che leggi, provi sentimenti?

È generalmente accettato che i vertebrati provino dolore; ad ogni modo, attualmente vi sono prove inconcludenti circa il verificarsi della componente affettiva del dolore negli invertebrati. In questo studio dimostriamo che nel polpo, l’invertebrato neurologicamente più complesso, viene esibito comportamento cognitivo e spontaneo indicativo dell’esperienza del dolore affettivo.

Perché la scienza non sia una religione

Che cos’è la scienza? Si tratta di una sistematizzazione, il più precisa possibile, delle esperienze umane. Perché una informazione possa essere considerata parte del sapere scientifico è necessario che venga derivata da una osservazione oggettiva e replicabile. Significa che più osservatori devono avere la possibilità di verificare un certo fenomeno e la sua regolarità, sulla base di determinate condizioni, in modo da poter accertare che una ipotesi, appunto “scientifica”, sia corretta. Non è certo che la scienza, rispetto ad un (…)

Malati di salute

Ho da sempre, dall’inizio della pandemia, detestato l’utilizzo della parola “guerra” per riferirsi a ciò che stavamo e stiamo vivendo. Una guerra è una situazione affatto differente. Anche se a volte può sembrare che il ruolo del “nemico” sia interpretato dal virus così non è: il virus non sceglie, il virus non ragiona, non vive, non persegue volontariamente nemmeno la sua stessa sopravvivenza. Si tratta di uno dei meccanismi più semplici della vita, nient’altro. Distinguiamo quindi tra “causa” e “nemico”: (…)

Nessuno è estraneo

Per quanto possa essere curiosa, questa affermazione è vera e lo è in un senso così profondo e radicale da far tremare il nostro modo di percepire, a patto di essere compresa davvero, completamente e di permetterle di invadere ogni ambito del nostro conoscere. Ogni parte della realtà è in relazione con le altre e quindi ogni nostro gesto, che lo desideriamo o meno, è profondamente, intensamente collegato a ciò che ci circonda: l’aria che respiriamo è già stata respirata (…)

Un giunco

Un monaco buddhista Zen, Kodo Sawaki, diceva che l’intero corpo degli scritti buddhisti non è in fondo altro che un grande insieme di note a piè pagina allo zazen, ovvero la meditazione per come la intende lo Zen. Si tratta di una affermazione piuttosto forte. Meditazione è un termine difficile, scivoloso, ostico e per certi versi addirittura da evitare, almeno fino a che non se ne padroneggi il senso. E come si può studiare qualcosa senza nominarlo? Una bella sfida. (…)

Le prove generali

Viviamo. Il più delle volte distrattamente. Questa non è oggettivamente una gran cosa. A dire il vero, anzi, è proprio un problema. I giorni passano, i mesi e gli anni non sono da meno, ed arriva quindi l’attesa di un esito, una notizia che riguarda la nostra salute. Di solito tutto inizia con un evento inaspettato: un sintomo che cattura la nostra attenzione e che ci rende sospettosi, timorosi, tanto da chiedere un consulto.  L’idea che il nostro tempo sia (…)

Sindrome danese

Le certezze che puntellavano saldamente il nostro quotidiano, solo qualche mese or sono, si sono sfaldate. È stato chiaro come in realtà sia sufficiente davvero poco per rendere vacillante il nostro stile di vita. Adesso, proprio in questi giorni, tutto pare volgere verso un “peggio” che ha condotto i governi a misure rigide, le quali si traducono immediatamente in limitazioni alla libertà di movimento, e non solo, dei cittadini. Ma non è solo questo ciò di cui ci dovremmo occupare. (…)