Daniele Rostellato, Psicologo - Filosofia Clinica

Aspettative

Serve essere forti, serve essere competitivi, serve essere utili agli altri. Poi serve essere buoni, serve essere soprattutto belli, ma anche altruisti, dinamici, testardi, caparbi. Non bisogna accontentarsi, bisogna invece dare il massimo e quindi, giustamente, pretendere il meglio. Ce lo meritiamo dopotutto, non vi pare? La nostra società (e le persone che ne fanno parte, familiari inclusi) pare imporci, velatamente o meno, tutta una serie di dettami che divengono così intimamente intessuti ai nostri pensieri da rischiare di non (…)

Le ragioni di un libro

Perché si scrive un libro? È una bellissima domanda, dalle tante risposte. Un libro è spesso un atto creativo e forse la mia risposta è che si compie un atto creativo per una esigenza. Nel mio caso, alla base del libro che vi sto per presentare, si è sicuramente manifestato un bisogno molto specifico, quello di comunicare. La vita non è facile. È una banalità? non credo. In quest’epoca facciamo fatica a parlare di problemi, di sofferenza o di semplice (…)

Violenza

La violenza non piace (quasi) a nessuno. Eppure, dentro molte delle nostre azioni, ogni giorno, si nasconde una piccola quota, quasi invisibile, di violenza. Noi però non la vediamo. Il tutto viene abilmente camuffato, nascosto. Il più delle volte dalla pubblicità, altre dalla consuetudine. E’ come se la suddivisione di un certo atto cattivo in tanti piccoli artefici, nella nostra mente potesse servire a far diventare tutti i partecipanti sommariamente innocenti. La verità è l’esatto contrario: si diventa tutti, allo (…)

L’ora del Noi

Insieme all’emergenza che stiamo vivendo si presentano fantasmi che parlano indistintamente ma minacciosamente del cambiamento o della fine del livello di sicurezza cui siamo abituati. Non tutti però abbiamo paura e le motivazioni possono essere le più diverse. Questo articolo si rivolge proprio ai coraggiosi, ai sani ed ai forti, ai sicuri del proprio sistema immunitario. Certo a voi magari non capiterà ed anche se vi capiterà i sintomi saranno lievi, trascurabili, forse non ve ne accorgerete nemmeno. Il punto (…)

Tra un ciao ed un addio

Di base, Filosofia Clinica, è definibile in modo piuttosto complesso, tenetevi stretti: rimodulazione della polarità tra realtà percepita e realtà mentale. Siete ancora lì? allora vediamo cosa vuol dire. In effetti non si tratta di qualcosa molto difficile da spiegare: Filosofia Clinica punta semplicemente a fare in modo che passiamo molto più tempo impegnati a vivere che a pensare. Il difficile invece è farlo, perché il tempo che impieghiamo a pensare di solito è davvero moltissimo e questo ci impedisce (…)

Le parti del tutto

La nostra società è un meccanismo complesso, enorme, per certi versi davvero straordinario. In questi giorni è sembrato vacillare e si è così paventato il ritorno di un passato (ormai per molti solo immaginato e mai vissuto) di carestia, di malattia. La società è forse qualcosa la cui esistenza diamo quasi per “scontata”, è solitamente solida, potente, magari spesso la riteniamo ingiusta, migliorabile. La società somiglia ad una costruzione umana contro l’insicurezza. Serve ad ordinare, a tenere accanto ciò che (…)

La vita ha bisogno della morte.

Il titolo può sembrare un controsenso, ma non lo è. L’essere senziente è prima di tutto coscienza, è presenza, è possibilità di assistere, di essere testimone di quanto accade. Se due galassie si scontrano e nessuno può osservare, il fenomeno accade lo stesso, ma l’Universo perde la portata immensa dell’esperienza di sé nel suo mutare. E badate bene che è stata usata la parola “portata”, non “importanza”. Si muovono, gli esseri umani: da un luogo all’altro, ad alta velocità. Mangiano (…)

Al sicuro, almeno per un po’.

Mascherine bianche premute contro il volto dagli elastici, a proteggere le nostre aperture, avide d’aria. Respiriamo continuamente, è un rischio: qualcosa potrebbe introdursi in noi, qualcosa potrebbe filtrare e raggiungere le nostre profondità, i nostri meccanismi ed incepparli, infettarli, impedire il loro corretto funzionamento, il loro delicatissimo lavoro. Qualcosa di alieno potrebbe contaminarci, renderci d’un tratto diversi e capaci a nostra volta di rendere diversi, quindi da isolare, da evitare, respingere. La morte arriva sotto forma di un invisibile, per (…)

Come un film.

Quello che accade dentro di noi, ad ogni istante, è una successione continua di informazioni. Detta in questo modo, può certo risultare una analisi un po’ fredda ed un po’ semplicistica, ma andiamo più in profondità. I nostri meravigliosi sensi, costantemente, comunicano dati al nostro cervello: attraverso un efficace lavoro di quella che viene definita “trasduzione”, un’immagine od un suono divengono informazioni rappresentabili per mezzo di impulsi elettrici. Nel nostro cervello tutto questo si combina ad una straordinaria analisi in (…)