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Gruppi Zenit

Che cos’è un Gruppo Zenit? Un Gruppo Zenit è un formato da poche persone (non più di 8, non meno di 4) con sulle spalle un compito piuttosto particolare: trovare la propria direzione. Si giunge ai gruppi di meditazione con la voglia di imparare a meditare, ma qual è la domanda che ci ha portati lì? Solitamente si ha a che fare con una stanza in cui un insegnante ci parla, mentre chi ascolta resta in silenzio. Le nostre esigenze (…)

Contro la psicologia, contro le persone.

Negli ultimi anni si è affermato un fenomeno relativamente nuovo, quello dei siti web che “offrono” servizi psicologici. In pratica, l’utente invogliato da pubblicità piuttosto convincenti entra in contatto con una organizzazione di privati che provvede poi a farlo interagire con una psicologa od uno psicologo. Gli esempi sono numerosi: due tra i più famosi sono “UnoBravo” e “TherapyChat“, ma ve ne sono altri. Fin qui non verrebbe da pensare nulla di strano: il tutto è regolato da un contratto (…)

L’aspetto peggiore della depressione

Il tema della depressione è estremamente legato a quello del tempo. Se si è depressi le giornate divengono, in modo relativamente improvviso, insostenibili: il tempo smette di scorrere, non vi è più alcun motivo perché lo faccia. Anedonia, si chiama così in gergo psicologico la mancanza della possibilità di provare piacere, è ciò che forse più di ogni altro aspetto rende la depressione una condizione insopportabile. Perché ci alziamo dal letto la mattina? Possiamo scrivere, ciascuno di noi, una sua (…)

Verso una psicologia consapevole e per tutti

“La società odierna presenta un inquietante aumento dei disturbi psicologici: prima fra tutti in questo senso, con una diffusione che interessa ogni paese del mondo, si situa la depressione la quale rappresenta un costo enorme dal punto di vista socioeconomico. E’ ormai chiaro come investimenti effettuati in questa direzione potrebbero tramutarsi direttamente in un più che significativo risparmio di risorse e, probabilmente, in un aumento dei profitti.” Quanto appena espresso è un ragionamento esposto in una forma piuttosto comune sia (…)

Asperger: armi spuntate per il conflitto dell’assurdo

“La classe è grande, si fa più grande di momento in momento. Sono così piccolo, mi guardo l’unghia del mignolo, è davvero troppo, troppo piccola. Adesso penso solo a questo. La cartella verde di una delle mie compagne è davvero verde e mi rapisce gli occhi e quindi, subito dopo, mi fa sentire a disagio, inadeguato, è come se quel verde rivelasse a tutti che non valgo niente.” “Sono in mezzo agli altri, faccio fatica a guardarli tutti perché sono (…)

Le prove generali

Viviamo. Il più delle volte distrattamente. Questa non è oggettivamente una gran cosa. A dire il vero, anzi, è proprio un problema. I giorni passano, i mesi e gli anni non sono da meno, ed arriva quindi l’attesa di un esito, una notizia che riguarda la nostra salute. Di solito tutto inizia con un evento inaspettato: un sintomo che cattura la nostra attenzione e che ci rende sospettosi, timorosi, tanto da chiedere un consulto.  L’idea che il nostro tempo sia (…)

Cambiare, tutto.

Si parla molto, in questi giorni, anche di salute mentale. Si affrontano le emergenze, come meglio si può, e si immaginano scenari futuri di aiuto alla persona che facciano i conti con possibili restrizioni all’interazione personale. Si immaginano (molti già lo fanno) consulti telefonici o comunque variamente mediati dalla tecnologia. La società, su queste pagine lo si è detto più volte, è costruita anche per fornire sicurezza. Ovviamente, in primis, si tratta della sicurezza di chi detiene il potere: storicamente (…)

Ansia

Non pensate di essere i soli. I provvedimenti dei governi, in ogni angolo del Pianeta che abitiamo, inevitabilmente iniziano a creare qualche problema. L’ansia è uno di questi. La costrizione la genera, ci fa sentire prigionieri. La realtà è che di fatto lo siamo: le forze di polizia sorvegliano le strade e non ci possiamo muovere, se non per “comprovate necessità”. Tutto giusto, certo: si contano ormai decine di migliaia di morti. Ma quando torneremo a poter vivere come facevamo (…)

Rilassarsi. Come?

Sembra un paradosso. Eppure “ordinarci” di rilassarci quando si è molto agitati è (in piccolo) un po’ comparabile a quello che accade quando si dice “calmati!” a qualcuno che si sta arrabbiando: si ottiene il meraviglioso risultato di portarlo immediatamente dall’agitazione all’ira. D’altra parte, perché mai imponendomi di rilassarmi dovrei riuscirci? Esistono delle ragioni precise, anche se magari non le conosco tutte, che mi hanno portato a sperimentare una sensazione spiacevole, di agitazione o di ansia. Cosa si fa di (…)

La vita in una stanza

Certo, siamo bravi, responsabili e restiamo chiusi in casa. Sappiamo che facendo così, riducendo gli spostamenti al minimo necessario, riducendo anche il minimo necessario al suo minimo, possiamo essere d’aiuto e ridurre il contagio. Ma quanto possiamo reggere? Lì fuori la primavera esplode, letteralmente. Forse è la stessa primavera che abbiamo passato l’anno scorso, domenica dopo domenica, nei centri commerciali. Però adesso che non possiamo più averlo, che non possiamo più darlo per scontato, ci manca il profumo dell’erba, ci (…)