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Realtà è ciò che Muta

Qui potete scaricare gratuitamente, in formato PDF, il libro “Realtà è ciò che Muta”, ormai di qualche anno fa ma forse in grado di offrire qualche consiglio ancora attuale per chi comincia ad interessarsi alla meditazione. Nel frattempo, ho in progetto di scrivere un nuovo testo, anche alla luce di tutti i contributi che le persone che ho incontrato mi hanno generosamente regalato attraverso le loro domande, i loro racconti, il loro affetto.

Dove vanno a finire le lacrime.

Un cestino: un oggetto decisamente umile, poco visibile eppure tanto essenziale. Serve ad accogliere qualcosa di cui ci disfiamo, il più delle volte volentieri. Si potrebbe fare un parallelismo tra le lacrime ed il sudore: entrambi sono il segno che uno sforzo è stato compiuto, che un sacrificio, piccolo o grande, lo abbiamo pur messo in pratica. Se ci prepariamo per una competizione allora sudore significa impegno, rappresenta la nostra determinazione, la nostra voglia di vincere. Se ci impegniamo in (…)

Incontri di Meditazione in piccoli Gruppi di Ascolto e Sostegno Psicologico

Si comincia il 26 maggio, un venerdì, con la possibilità di scegliere tra due orari: dalle 13 alle 14 e dalle 17 alle 18. Che cosa faremo? Andremo insieme incontro alla realtà. Forse insieme farà un po’ meno paura o forse ne farà di più, ma comunque saremo insieme. Ci si incontrerà in gruppo, un “piccolo gruppo“, con un massimo di otto partecipanti. Ci si conoscerà pian piano, guardandosi, prima di tutto. Cercando di ragionare sulle proprie storie e sulle (…)

Contro la psicologia, contro le persone.

Negli ultimi anni si è affermato un fenomeno relativamente nuovo, quello dei siti web che “offrono” servizi psicologici. In pratica, l’utente invogliato da pubblicità piuttosto convincenti entra in contatto con una organizzazione di privati che provvede poi a farlo interagire con una psicologa od uno psicologo. Gli esempi sono numerosi: due tra i più famosi sono “UnoBravo” e “TherapyChat“, ma ve ne sono altri. Fin qui non verrebbe da pensare nulla di strano: il tutto è regolato da un contratto (…)

Un giunco

Un monaco buddhista Zen, Kodo Sawaki, diceva che l’intero corpo degli scritti buddhisti non è in fondo altro che un grande insieme di note a piè pagina allo zazen, ovvero la meditazione per come la intende lo Zen. Si tratta di una affermazione piuttosto forte. Meditazione è un termine difficile, scivoloso, ostico e per certi versi addirittura da evitare, almeno fino a che non se ne padroneggi il senso. E come si può studiare qualcosa senza nominarlo? Una bella sfida. (…)

Golden Exits

Si tratta di un film del 2017 che, stranamente, non ha una traduzione del titolo in italiano. È forse una pellicola passata un po’ in sordina, che non ha riscosso grande attenzione, ma che ho trovato significativa. Scelgo quindi di parlarne un po’ e mi sento di consigliarvene la visione. Si può trovare a noleggio online, senza troppa fatica: è una buona occasione per una serata a casa, a proteggersi dai primi freddi. Non occorre svelare troppo della trama e (…)

“Realtà è ciò che muta” su Lulu.com

Dopo l’esperienza della prima edizione con Bookabook, in tiratura limitata (ed in consegna a gennaio) per chi ha sostenuto il progetto in crowdfunding, il libro diventa disponibile da subito per tutti coloro i quali desidereranno leggerlo: la seconda edizione è infatti ordinabile su Lulu a questo indirizzo. Un grazie sentito va a tutte le persone che hanno già acquistato il testo e che hanno voluto sin da subito, appunto dalla prima edizione, aiutare il libro a nascere. Non è facile (…)

La strada per la felicità

Come immaginiamo la felicità? Sorrisi, magari risate fino a perdere il fiato e non riuscire più a parlare, mentre gli occhi lacrimano e sentiamo di toccare il cielo, forse per una volta di farne parte. Un istante meraviglioso, una sorpresa, una grande soddisfazione. Felicità è quindi una parola misteriosa, preziosa, sfaccettata. Ciò che per qualcuno è felicità, per un altro può essere banale o, magari, persino non desiderabile. Siamo davvero così diversi? Biologicamente, siamo molto simili, non è vero? Eppure (…)