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Anteprima gratuita di “Realtà è ciò che muta”

Da oggi è possibile scaricare un’anteprima gratuita (introduzione e primo capitolo) di Realtà è ciò che muta: se poi riterrete il testo di vostro gradimento e soprattutto penserete che potrà esservi utile, l’edizione cartacea è acquistabile visitando questa pagina. Per ottenere l’anteprima del libro (un file PDF che potrete leggere anche da smartphone), cliccate qui. Buona lettura! Photo by Kate Hliznitsova on Unsplash

Malati di salute

Ho da sempre, dall’inizio della pandemia, detestato l’utilizzo della parola “guerra” per riferirsi a ciò che stavamo e stiamo vivendo. Una guerra è una situazione affatto differente. Anche se a volte può sembrare che il ruolo del “nemico” sia interpretato dal virus così non è: il virus non sceglie, il virus non ragiona, non vive, non persegue volontariamente nemmeno la sua stessa sopravvivenza. Si tratta di uno dei meccanismi più semplici della vita, nient’altro. Distinguiamo quindi tra “causa” e “nemico”: (…)

Nessuno è estraneo

Per quanto possa essere curiosa, questa affermazione è vera e lo è in un senso così profondo e radicale da far tremare il nostro modo di percepire, a patto di essere compresa davvero, completamente e di permetterle di invadere ogni ambito del nostro conoscere. Ogni parte della realtà è in relazione con le altre e quindi ogni nostro gesto, che lo desideriamo o meno, è profondamente, intensamente collegato a ciò che ci circonda: l’aria che respiriamo è già stata respirata (…)

Un giunco

Un monaco buddhista Zen, Kodo Sawaki, diceva che l’intero corpo degli scritti buddhisti non è in fondo altro che un grande insieme di note a piè pagina allo zazen, ovvero la meditazione per come la intende lo Zen. Si tratta di una affermazione piuttosto forte. Meditazione è un termine difficile, scivoloso, ostico e per certi versi addirittura da evitare, almeno fino a che non se ne padroneggi il senso. E come si può studiare qualcosa senza nominarlo? Una bella sfida. (…)

Le prove generali

Viviamo. Il più delle volte distrattamente. Questa non è oggettivamente una gran cosa. A dire il vero, anzi, è proprio un problema. I giorni passano, i mesi e gli anni non sono da meno, ed arriva quindi l’attesa di un esito, una notizia che riguarda la nostra salute. Di solito tutto inizia con un evento inaspettato: un sintomo che cattura la nostra attenzione e che ci rende sospettosi, timorosi, tanto da chiedere un consulto.  L’idea che il nostro tempo sia (…)

Sindrome danese

Le certezze che puntellavano saldamente il nostro quotidiano, solo qualche mese or sono, si sono sfaldate. È stato chiaro come in realtà sia sufficiente davvero poco per rendere vacillante il nostro stile di vita. Adesso, proprio in questi giorni, tutto pare volgere verso un “peggio” che ha condotto i governi a misure rigide, le quali si traducono immediatamente in limitazioni alla libertà di movimento, e non solo, dei cittadini. Ma non è solo questo ciò di cui ci dovremmo occupare. (…)

Per contare davvero qualcosa.

Stiamo vivendo un periodo piuttosto complesso a livello planetario. Non stiamo parlando di virus, ma di politica e di ambiente. Vecchie ferite si riaprono e nuovi conflitti si manifestano. Incendi e devastazioni di vario genere, più o meno tutti in grado di annoverare l’uomo tra le loro cause, si presentano ai nostri occhi. Cosa possiamo fare? Poco. Nulla in molti casi. Possiamo pensare di firmare una petizione, di inviare una email: per molti di noi, privi dei mezzi economici per (…)

“Realtà è ciò che muta” su Lulu.com

Dopo l’esperienza della prima edizione con Bookabook, in tiratura limitata (ed in consegna a gennaio) per chi ha sostenuto il progetto in crowdfunding, il libro diventa disponibile da subito per tutti coloro i quali desidereranno leggerlo: la seconda edizione è infatti ordinabile su Lulu a questo indirizzo. Un grazie sentito va a tutte le persone che hanno già acquistato il testo e che hanno voluto sin da subito, appunto dalla prima edizione, aiutare il libro a nascere. Non è facile (…)

La strada per la felicità

Come immaginiamo la felicità? Sorrisi, magari risate fino a perdere il fiato e non riuscire più a parlare, mentre gli occhi lacrimano e sentiamo di toccare il cielo, forse per una volta di farne parte. Un istante meraviglioso, una sorpresa, una grande soddisfazione. Felicità è quindi una parola misteriosa, preziosa, sfaccettata. Ciò che per qualcuno è felicità, per un altro può essere banale o, magari, persino non desiderabile. Siamo davvero così diversi? Biologicamente, siamo molto simili, non è vero? Eppure (…)

È normale perché lo fanno tutti.

Normalità e consuetudine sono termini finemente intrecciati. Tutto ciò che nel nostro comportamento è “normale” solitamente corrisponde alla “consuetudine” e viceversa. Un tempo era accettabile picchiare i bambini, usare un orologio da taschino, fumare a teatro. Il confine del socialmente accettabile ha mano a mano, in ogni società, cultura ed epoca, modificato le sue linee, smussato i suoi angoli. Sempre “in meglio”? È difficile rispondere: a volte un “meglio” ed un “peggio” sono manifesti, soprattutto se coinvolgono la sofferenza od (…)